A piedi da Lucca a Roma, sulla Via Francigena - AttrezzaturaTrekking.it
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Scritto da Daniela De Sanctis

A piedi da Lucca a Roma, sulla Via Francigena

Sta arrivando una nuova Guida della casa editrice Cicerone che completa la serie Walking the Via Francigena. Gli appassionati di cammini hanno la possibilità di una fonte unica di informazioni per tutte le tappe, da Canterbury a Santa Maria di Leuca. In attesa del quarto volume, che descrive tutta la Francigena nel Sud, è interessante analizzare il terzo, da Lucca a Roma

Il volumetto ha già qualche anno (2021) ed è ancora firmato da Sandy Brown, un religioso americano, esperto di storia medievale, appassionato della Via Francigena, che ha percorso a piedi e in bicicletta. Anche questa parte del lavoro ricorda, prima di tutto, che questo Cammino, come forse nessun altro, è un ponte attraverso l’Europa, che attraversa e unisce 16 regioni (Kent, Hauts-de-France, Gran Est, Bourgogne-Franche-Comté, Vaud, Valais, Valle d’Aosta, Piemonte, Liguria, Emilia-Romagna, Toscana, Lazio, Campania, Basilicata, Puglia. 

Il tratto da Lucca a Roma – avverte però l’autore – è proprio quello che più degli altri parla italiano, perché per la metà si sviluppa in Toscana, il cui dialetto diede origine alla nostra lingua, dove iniziò il Rinascimento, dove il paesaggio porta su di sé, dall’ocra alla terra di Siena, i colori che ispirano gli artisti. Sostiene Brown che la Toscana è il cuore dell’Italia, il Lazio ne è l’anima, e a provarlo bastano le 900 chiese di Roma, ciascuna con molte storie da raccontare. Per godersi queste storie e queste atmosfere, il primo consiglio per questo percorso di 400 chilometri in totale – classificato come praticabile da tutti ma, preferibilmente, in primavera e autunno – è: prendete il vostro tempo.

Come è strutturata la Guida

Il libro è diviso in due sezioni, che corrispondono alle due regioni attraversate.

Ogni sezione viene introdotta da una cartina generale. Per ogni tappa, sono graficamente raggruppate le informazioni tecniche, quelle sull’accoglienza, il percorso e le attrazioni da non perdere. C’è il rischio di raddoppiare i tempi di percorrenza, perché molti box, con estrema sintesi ma con efficace suggestione, invitano a soste (con tanto di indicazione chilometrica) per visitare chiese o borghi.

Anche questo terzo volume si chiude con una tabella con le distanze di ogni tappa, in quattro colonne, che consente di vedere con immediatezza quanto si procede ogni giorno, quanto si è distanti dalla partenza e anche quanto sono lontani i principali punti intermedi. La quarta colonna è per le note del camminatore, che ha, facendo i propri calcoli, la possibilità di costruirsi il percorso e le tappe secondo i propri ritmi. Significativa l’appendice finale, che confronta sinotticamente il viaggio di Sigerico con il percorso dei pellegrini di oggi.

Gli itinerari e i percorsi

Da Lucca, la Francigena prosegue per 10 tappe toscane fino ad Acquapendente, attraversando luoghi ricchi di storia e arte, come Siena e San Gimignano, paesaggi naturali di estrema bellezza come la Val d’Orcia, luoghi meno conosciuti ma sorprendenti come Monteriggioni, con le sue terme. Altre 8 tappe, per un totale di 18, attraversano il Lazio settentrionale e arrivano a Roma, passando per luoghi un po’ più ruvidi ma comunque di grande bellezza come il lago di Bolsena, Viterbo, Sutri. Chi vuole immergersi nei boschi potrà optare, nella tappa 14, per la variante che da Viterbo arriva a Sutri passando per il Monte Fogliano, con un percorso più impegnativo ma che regala scorci sul lago di Vico e la natura rigogliosa di questa riserva. Anche la tappa da Sutri a Campagnano è un’immersione nella natura, che può essere ulteriormente arricchita da una deviazione di 3 chilometri, che porta alle cascate di Monte Gelato. La penultima tappa arriverebbe a La Storta, ma l’autore consiglia di fermarsi a Formello, per non entrare subito nell’atmosfera suburbana. L’ultima tappa, inevitabilmente, alterna, nell’approssimarsi al centro di Roma, parti periferiche a oasi naturali, come la riserva dell’Insugherata e il Parco di Monte Mario. Di qui si è nel centro di Roma, tra caos e bellezza, e si procede finché la prospettiva che, arrivati a Viale Angelico, si apre su San Pietro fa dimenticare – scrive Brown – ogni fatica.

Conclusioni

L’amore e la meraviglia per l’alta densità di storia e bellezza in Italia caratterizza anche questo libro. È una serie preziosa, che certamente ha portato sulla Francigena migliaia di camminatori con il passaporto internazionale della lingua inglese. Se a leggerla sono gli italiani si moltiplica, o torna, un po’ di orgoglio per il nostro Paese e viene comunque voglia di fare immediatamente lo zaino e andare a conoscere meglio le meraviglie che molti di noi hanno dietro l’angolo.

Daniela 

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Daniela De Sanctis
Daniela De Sanctis

Vivo a Roma e in Trentino. Giornalista professionista, appassionata di outdoor, scrivo prevalentemente sulle tematiche legate alla montagna, al trekking e ai cammini. Mi piace condividere le meraviglie che incontro, e per questo collaboro all’organizzazione di trekking in posti poco conosciuti, dal Molise all’Australia.
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