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Scritto da Daniela De Sanctis

Guida Trekking: Trekking in Puglia

Negli ultimi anni la Puglia è diventata una regione tra le più frequentate dai turisti, ma i percorsi a piedi sono rimasti piuttosto tranquilli. Guida escursionistica della Puglia – Trekking in Puglia, di Gianni Pofi – Adda Editore, è uno strumento adatto a camminatori in cerca di sentieri nuovi e a chi voglia alternare giornate di mare a interessanti escursioni.

Cosa sapere sui Trekking in Puglia

La prima cosa da sapere è che i mesi di luglio e agosto sono da evitare, eccetto alcuni itinerari nei boschi del Gargano.

In Puglia non vi sono grandi montagne, al massimo si arriva a 1.000 metri, e la latitudine non mitiga certo il caldo.

In compenso, chi può venirci a camminare negli altri dieci mesi potrà godere di una grande varietà di paesaggi. Sentieri panoramici con straordinari scenari rocciosi, canyon ricoperti di fittissima vegetazione, masserie secolari sparse tra ulivi millenari.

trekking in Puglia

Trekking in Puglia: i sentieri della guida

Per facilitare la scelta, la guida ha opportunamente ripartito i 42 sentieri in sezioni geografico-tematiche.

La prima è quella del Gargano, con 16 percorsi, tutti nel foggiano. In genere di media difficoltà (non superano le 6 ore di durata a/r), offrono sia la possibilità di inoltrarsi nei boschi e nella macchia mediterranea, sia quella di affacciarsi su panorami a strapiombo sul mare e sulle scogliere. In alcuni casi, il percorso porta sulle spiagge o davanti alle falesie bianchissime che caratterizzano questo tratto di costa. 

La seconda sezione dei trekking in Puglia, la più nutrita, descrive ben 20 sentieri percorribili nell’area delle Murge e delle Gravine, che si estende attraverso le province di Bari, Brindisi e Taranto. Il paesaggio delle Murge è prevalentemente carsico, e questo offre al camminatore l’opportunità di muoversi tra centinaia di inghiottitoi, grotte e doline dalle forme fantastiche. Altrettanto particolare è l’area delle Gravine, nel tarantino: una quarantina di solchi erosivi stretti e profondi. Alcuni sono dei veri e propri canyon, come la Gravina di Laterza, lunga 12 chilometri e profonda 160 metri.

Ci sono, infine, nella terza sezione, percorsi che si snodano attraverso
ulivi secolari, masserie e coste, tra Lecce e Brindisi, dove chi cammina
entra a contatto con l’edilizia rurale così tipica di questi luoghi.


Costruite tra il XV e il XIX secolo, per la maggior parte ancora oggi le
masserie svolgono la funzione originaria di centro agricolo e di riferimento del territorio circostante.

Ma ci sono anche sentieri affacciati sul mare, lungo i quali si avvistano le torri costiere, erette a partire dal XV secolo.

Trekking in Puglia: Conclusioni

Il volumetto si presta all’uso per escursioni da effettuare in giornata.

Non riporta, quindi, indicazioni sui punti di ristorazione o sui possibili alloggi, mentre non mancano quelle sui punti di maggiore interesse storico e artistico.

Molto dettagliate le informazioni di servizio essenziali per questi Trekking in Puglia, sia sui tragitti da percorrere in auto per raggiungere i punti di partenza sia sui percorsi da fare a piedi.

Per la difficoltà di manutenzione dei sentieri, la Guida ne riporta le coordinate GPS, soluzione molto opportuna che rende questo strumento, pubblicato da alcuni anni e ristampato più volte, sempre valido.

Utile, comunque, munirsi di cartina aggiuntiva.

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Daniela De Sanctis
Daniela De Sanctis

Vivo a Roma e in Trentino. Giornalista professionista, appassionata di outdoor, scrivo prevalentemente sulle tematiche legate alla montagna, al trekking e ai cammini. Mi piace condividere le meraviglie che incontro, e per questo collaboro all’organizzazione di trekking in posti poco conosciuti, dal Molise all’Australia.
[email protected]


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