Segnaletica Sentieri: diverse tipologie di segnaletica
Se, come noi, ami camminare sui sentieri, avrai già sicuramente notato diversi cartelli, simboli e segni lungo il percorso. Se, a primo impatto, ti sembrerà far parte tutta di un’unica tipologia, in realtà la segnaletica sentieri è composta da diverse tipologie.
In questo articolo, cercheremo di suddividerla in macro aree, così che tu possa avere un’idea chiara fin da subito sulla segnaletica sentieri che potrai trovare sui tracciati che percorrerai.
Successivamente, in altri articoli, vedremo ognuna di queste macro aree nel dettaglio, così da comprendere al meglio ogni simbolo, forma, segno e colore che vedrai lungo il trekking.
Partiamo con qualche nota storica e informativa per quanto riguarda i sentieri.
Indice:
Cosa si intende per sentiero?
Il sentiero viene definito come “una via stretta a fondo naturale, tracciata solo dal passaggio di uomini ed animali, tra prati boschi e rocce”.
Si tratta di un percorso che agevola il cammino e lo spostamento tra zone di pianura, montagna e collina.
Il sentiero inoltre, permette di creare itinerari escursionistici per praticare attività sportive, ricreative all’aperto e culturali. Tutto ciò per apprezzare il più possibile il territorio e l’intero paesaggio dell’ambiente naturale.
Come deve essere la segnaletica sentieri?
La segnaletica sentieri deve trasmettere messaggi chiari, comprensibili e uniformi.
Deve inoltre essere realizzata nel rispetto dell’ambiente ed essere costituita da materiali resistenti a luce ed a varie condizioni atmosferiche. Deve anche resistere a vandalismi (purtroppo ) e urti.
A cosa serve la segnaletica?
Per garantire nel miglior modo possibile la sicurezza, è sconsigliato a tutti (ma in primis ai principianti) di avventurarsi su sentieri che non siano segnalati.
La segnaletica sentieri è quindi indispensabile per l’accesso all’ambiente naturale ed essa deve essere ben riconoscibile dall’escursionistica. Non importa la forma o la tipologia: il turista o chiunque la veda, deve essere in grado di comprenderla.
Inoltre, soddisfa due importantissime funzioni: sicurezza e prevenzione.
Deve quindi:
- Guidare ed indicare una direzione.
- Identificare un luogo sul terreno.
- Dare indicazioni sulla lunghezza e durata del percorso.
- Indicare informazioni per la conoscenza del territorio, della meta e del sentiero.
- Allertare l’escursionista da eventuali pericoli e divieti.
- Dare informazioni sugli obblighi comportamentali che deve tenere l’escursionista in un certa zona.
La segnaletica sentieri: ieri e oggi
Nei primissimi anni in cui si iniziò a praticare l’escursionismo, i percorsi venivano segnalati attraverso l’uso di segni grafici geometrici (rombi, cerchi, quadrati, linee). Essi variavano da itinerario a itinerario, così da identificarli in maniera univoca.
Nascevano così i primi 271 sentieri documentati e tracciati in Italia.
Questa tipologia di segnaletica sentieri geometrica, venne utilizzata fino agli anni ’60, assieme a segnali grafici alfabetici o numerici che vengono usati, in alcune zone, ancora oggi.
Successivamente, la segnaletica “a bandierina” si diffuse gradualmente in tutta Italia. Si tratta di una segnaletica utilizzata dall’esercito Austro-Ungarico nella grande Guerra, molto razionale e ben visibile.
La sua adozione fu lenta e venne inizialmente usata per la segnaletica dei Sentieri Europei, delle Traversate e delle Alte Vie.
Nel 1999 divenne ufficialmente la segnaletica C.A.I che noi tutti oggi conosciamo “a bandierina rossa bianca rossa”.
Esistono comunque ad oggi ancora alcune varianti di questa segnaletica sentieri e, in base alla regione, possono essere adottate altre tipologie di segnaletica.
Infatti ogni regione, per legge deve definire le proprie linee guida sulla segnaletica verticale e orizzontale, in modo che venga applicata in maniera univoca e riconoscibile in tutta la regione.
Segnaletica sentieri: le Tipologie
Come detto inizialmente, esistono differenti tipologie di segnaletica sentieri. Tutte quelle che accenneremo di seguito, possono essere utilizzate in maniera complementare.
Ovvero, sul sentiero, potrai trovare tutte queste tipologie o soltanto alcune.
LA SEGNALETICA ORIZZONTALE
Si tratta della segnaletica che si trova al suolo o sopraelevata da terra di almeno 60 cm.
È costituita principalmente da pittogrammi o segnavia indicati su elementi naturali come rocce o tronchi di alberi. La si può trovare anche su paletti, recinti o su piccoli picchetti segnavia, quando non possibile indicarla altrove.
Questa segnaletica si suddivide ancora in:
- Principale
- Corrente
1) La Segnaletica Orizzontale Principale
È quella a bandierina rossa – bianco – rossa che si trova all’inizio di ogni itinerario escursionistico. Va posizionata ogni 300 metri e ad ogni bivio, per permettere al trekker di mantenere la giusta direzione, senza rischiare di perdersi.
Sulla parte bianca, possono essere indicate 3 cifre, scritte in nero che indicano il numero del percorso.
Potrai trovare anche sigle come GTA (Grande Traversata delle Alpi), SI (Sentiero Italia), AV (Alta Via) e altre ancora.
Talvolta, itinerari di lunga percorrenza vengono identificati con la bandierina giallo – bianco – giallo oppure rossa – giallo – rossa.
2) La Segnaletica Orizzontale Corrente
Viene detta anche “di richiamo” ed è composta da due strisce correnti, una rossa e una bianca.
Serve soprattutto per dare continuità al sentiero, infatti la si può trovare ogni 100 metri.
In zone impervie o frequentemente nebbiose, la si può trovare anche ogni 50 metri.
Vengono utilizzati anche altri metodi per tracciare la segnaletica orizzontale, soprattutto nel caso in cui ci siano spazi aperti o non ci siano supporti naturali.
Potresti quindi trovare:
- Frecce in prossimità di un bivio
- Una X nera ad indicare un percorso errato
- Picchetti segnavia
- Ometti di pietra
Li tratteremo meglio in un articolo a parte, dedicato interamente alla segnaletica orizzontale.
LA SEGNALETICA VERTICALE
È indispensabile per completare e aggiungere informazioni alla segnaletica orizzontale.
La segnaletica verticale si distingue in:
- Rurale
- Urbana o Periurbana
- Nelle periferie
1) La Segnaletica Verticale Rurale
Questo tipo di segnaletica comprende picchetti, tabelle, moduli complementari, bacheche e pannelli.
Si tratta per lo più di indicazioni informative che includono coordinate geografiche, denominazioni della meta o intermedie, piantine, quote altimetriche, punti panoramici, aree attrezzate e così via.
Alcune tabelle possono includere anche indicazioni per itinerari ciclo – escursionistici ed equestri.
2) e 3) La Segnaletica Urbana e nelle Periferie
È una segnaletica che non comprende solamente la parte escursionistica, ma tutta una serie di altre informazioni.
Per quanto riguarda il trekking, fanno parte di queste segnaletiche informazioni che indicanti la partenza di percorsi escursionistici, di approccio ai sentieri o di passaggio per centri urbani o di periferia.
La Segnaletica Sentieri: conclusioni
In questo breve articolo abbiamo quindi visto come, lungo i tracciati, siano presenti diverse tipologie di segnaletica sentieri.
In particolare sono due: quella orizzontale e quella verticale.
Molto sovente le troverai entrambe, in quanto si completano l’una all’altra, in modo da dare il maggior numero di informazioni e di punti di riferimento per l’escursionista.
Tutto questo, in ottica di sicurezza, orientamento e di cultura sul paesaggio che si sta visitando e scoprendo.
La prossima volta che andrai su un sentiero, prova a distinguere queste due tipologie e soffermati di più sui simboli e sui segni, cercando di comprenderli.
Nei prossimi articoli tratteremo più nello specifico queste due tipologie di segnaletica.
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Appassionato da sempre di montagna, sono co-fondatore di Attrezzatura Trekking.
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