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Scritto da Daniela De Sanctis

Guida Trekking: Il Cammino Balteo, alla scoperta della Valle d’Aosta

La Valle d’Aosta è nella visione immediata di tutti noi la regione dove svettano le più alte cime d’Italia e quella più alta d’Europa. Ma questo piccolo territorio offre molto altro a chi ama scoprire il mondo a piedi. Un’ottima fonte che rivela queste opportunità è la Guida “Il Cammino Balteo. 350 chilometri a piedi alla scoperta della Valle d’Aosta”

Scritta da Roberta Ferraris e Franco Faggiani, pubblicata nel 2020 da Terre di Mezzo editore, la Guida ci fa conoscere un percorso che si snoda nel bacino della Dora Baltea ed ha, come originale filo conduttore, questa valle del territorio valdostano, con tutta la sua variegata storia e civiltà.

Cammino Balteo

Come è realizzata la Guida

Molto gradevole alla lettura e dotata di ottimo corredo fotografico, la Guida offre, con sinteticità ed efficacia, una grande ricchezza di informazioni di servizio e di stimoli al viaggio, consentendo al camminatore di organizzare al meglio il proprio percorso e, anche, di maturare ulteriore curiosità nei confronti del luogo che si accinge ad attraversare.

La prima parte racconta il territorio in cui si snoda il Cammino Balteo, la Valle d’Aosta. Regione di lunga tradizione montanara, tra le prime ad aprirsi all’economia del turismo, dopo le celebri Alte Vie ha avuto la lungimiranza di aprire un sentiero di media montagna che fa immergere in un paesaggio naturale e umano ricco di interesse. La sua storia, nei secoli, la vede sempre al crocevia di passaggi e traffici tra Europa settentrionale e mare Mediterraneo. Dai primi insediamenti del megalitico, passando per Celti e Romani fino ad arrivare a Borbone e Savoia, oltre duemila anni di vicende umane hanno lasciato tracce ancora molto visibili percorrendo questi sentieri.    

La seconda parte è dedicata al percorso: per ogni tappa del Cammino Balteo, una dettagliata cartina, le caratteristiche tecniche, le informazioni di base, indicazioni su trasporti e ospitalità, l’accurata descrizione del percorso e una specifica sezione su cosa c’è da vedere, nell’ottica che il cammino sia, soprattutto, un percorso in cui ci si prende il tempo per visitare e capire un luogo. 

Quasi tutte le tappe sono arricchite da una pagina di approfondimento e curiosità, che si focalizza su un aspetto particolare della zona, dai vigneti più alti e più bassi d’Europa ai piedi del Monte Bianco ai Ru, antichi canali di irrigazione che hanno, in alcuni casi, più di 800 anni. In ogni capitoletto, inoltre, poche righe evidenziate focalizzano, con grande comodità per il lettore, i punti forti della tappa, anche a livello emozionale, e i monti che è possibile avvistare.

Sempre molto funzionali – come in tutta la collana – seconda e terza di copertina, che offrono un’idea immediata dei contenuti della Guida e di come sono strutturati. 

Non mancano sintetiche e utili pagine su come affrontare i Cammini, con indicazioni pratiche da non trascurare.   

Gli Itinerari e percorsi descritti

Il Cammino Balteo è un suggestivo giro ad anello di 350 chilometri che attraversa gran parte della Valle d’Aosta, seguendo la bassa e media valle della Dora Baltea. La sua intelligente articolazione permette di percorrerlo integralmente partendo da Pont Saint-Martin, in 23 tappe, o parzialmente, a segmenti o piccoli anelli, partendo da uno dei centri abitati in cui ogni tappa si conclude, tutti dotati di strutture ricettive e serviti da mezzi pubblici. 

Le 23 tappe, di lunghezza non impegnativa (dagli 8 ai 20 chilometri giornalieri), si snodano in ambiente prevalentemente di media montagna, con quote che vanno da un minimo di 320 a un massimo di 1900 metri e dislivelli giornalieri in media di 500 metri, con punte massime di 1200. Per la gran parte è percorribile anche in inverno. 

Si tratta certamente di un percorso particolare, non solo per la struttura flessibile ma per l’incredibile varietà di ambienti naturali e antropici che attraversa. Città come Aosta, con splendide vestigia romane, Donnas, la capitale del vino, Saint Vincent, nota per il casinò ma anche per la stazione termale fondata, a fine Settecento, dal parroco del paese nonché allevatore. Visuali sul Cervino, la Grivola e il Monte Bianco. I ponti romani, il santuario più alto d’Europa (edificato nel ‘600 e ricostruito due secoli dopo), il forte di Bard, i castelli medievali e rinascimentali, il villaggio di Chemp, che rischiava l’abbandono totale e, grazie all’iniziativa di un artista, è diventato un museo a cielo aperto, il parco del castello di Gamba, che vanta una “collezione” di oltre 150 specie di alberi. La piana alluvionale della Dora, luogo tipico della migrazione di uccelli acquatici, le foreste di conifere in quota, i vigneti coltivati strappando la terra alla roccia gradino per gradino. 

Camminando si può godere di tutto questo e, soprattutto, si è costantemente immersi in un paesaggio in cui, sia alle quote più elevate che alle più basse, l’uomo ha una presenza industriosa che, tra coltivazioni e pascoli, ha dato un’impronta forte al territorio e lo ha arricchito di tradizioni e attività artigianali vivide ancora oggi.    

Come mostra – molto efficacemente – la Guida, il Cammino può essere diviso in porzioni che raggruppano alcune tappe, con possibili combinazioni di durata e fili conduttori che soddisfano tutti i gusti. Un week end breve basta per recarsi da Aosta a Fénis e concedersi anche un’approfondita visita al castello. 3 o 4 giorni consentono di ripercorrere le tracce del passaggio di Napoleone in Valle d’Aosta o di esplorare i borghi della Valtournenche, con spettacolari affacci sul Cervino. Una settimana di trekking di montagna, con partenza ed arrivo ad Aosta, consente di camminare al cospetto delle vette più maestose delle Alpi occidentali.

Cammino Balteo

Conclusioni

Il Cammino Balteo è un Cammino adatto a tutti ma soprattutto a chi ama la varietà. Natura, ambienti umani, città d’arte, testimonianze storiche, vestigia romane e medievali caratterizzano ogni tappa di questo percorso, offrendo tantissime occasioni di conoscenza in uno scenario d’eccezione coronato da vette quasi sempre innevate. La Guida di Ferraris e Faggiani conduce con efficacia a scoprire tutti i tesori, palesi o nascosti, che popolano il bacino della Dora Baltea e che meritano veramente la nostra attenzione.

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Daniela De Sanctis
Daniela De Sanctis

Vivo a Roma e in Trentino. Giornalista professionista, appassionata di outdoor, scrivo prevalentemente sulle tematiche legate alla montagna, al trekking e ai cammini. Mi piace condividere le meraviglie che incontro, e per questo collaboro all’organizzazione di trekking in posti poco conosciuti, dal Molise all’Australia.
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