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Scritto da Daniela De Sanctis

Guida Trekking: Roma a piedi in trekking urbano

A tutti piace camminare in montagna o nei parchi, ma da diversi anni sono sempre più apprezzati anche gli itinerari misti tra ambiente naturale e cittadino. E’ il cosiddetto trekking urbano, che senza percorrere troppi chilometri in macchina, senza alzarsi all’alba, consente comunque di muoversi in modo salubre e di fare scoperte.

Si tratta di un fenomeno ormai diffuso. Sono reperibili, in libreria, diverse Guide per orientare e solleticare chi voglia lanciarsi in questa attività adatta a tutti e realizzabile senza grandi preparativi.

Un libro da non perdere per chi vuole fare trekking urbano nella Capitale è “Roma, guida insolita per esploratori urbani”, fresca di pubblicazione presso Edizioni Il Lupo.

L’autore, Carlo Coronati, è un appassionato di montagna che da decenni accompagna escursionisti a percorrere sentieri in tutta Italia, con una particolare predilezione per quelli dell’Appennino Centrale.

Man mano, ha scoperto le attrattive del trekking in città e le sue infinite possibilità di scoperta, pubblicando, già nel 2014, la sua prima guida con 10 itinerari urbani (“Roma, una vera bellezza”).

Qui descrive nuovi percorsi che ha “cucito” con passione e in ottica di trekking urbano ma, soprattutto, offre tanti spunti per accostarsi a questa modalità del camminare, che consente di arricchirsi non solo in materia di natura e arte ma di archeologia, urbanistica, sociologia, architettura moderna, storia contemporanea. Curiosi, fatevi avanti.

Come è realizzata la Guida

Il volume è molto curato sia dal punto di vista dei contenuti che della loro organizzazione editoriale. Ogni itinerario è ricco di informazioni su cosa si vede durante il percorso.

Il valore aggiunto del lavoro di Coronati è proprio essere andato “a caccia” per le strade raccogliendo suggestioni, non solo camminando ma esplorando la città in cui vive da sessant’anni e che – come osserva la prefazione di Riccardo Virgili, Federtrek – rivela sempre qualcosa di inaspettato.

Ci sono, quindi, proposte di percorso che cuciono insieme quartieri limitrofi della Capitale ma soprattutto consentono di ricostruire storie. Si dà infatti spazio ad antichi aneddoti come alle spigolature dei nostri giorni e alle vicende dei cantieri aperti.

Si tratta di un libro da leggere prima a casa, per decidere dove andare, e poi da portare con sé, per non perdere alcuna particolarità. Per ogni itinerario c’è un’originale scheda tecnica che, oltre alle informazioni tradizionali come lunghezza in chilometri e durata in ore, elenca dettagliatamente elementi quali i mezzi pubblici, la percorribilità in bicicletta e in passeggino, la percentuale di ambiente naturale e di ambiente urbano.

Segue una parte dedicata all’atmosfera, un vero e proprio invito all’empatia, e poi quella del vero e proprio percorso, molto descrittiva, con ricco corredo fotografico e tante curiosità.

Ogni itinerario di trekking urbano è concluso da dettagliate mappe, che danno una immediata e utile visione grafica del percorso.

Gli Itinerari e percorsi descritti

“Roma, guida insolita per esploratori urbani” propone 15 originali itinerari “per vagabondare nei parchi, nelle periferie, nella street art, nei borghetti della Capitale”.

Vanno dagli 8 ai 15 chilometri ma, per la maggior parte, sono percorsi di 10 chilometri da fare comodamente in 4 ore. In questo modo, ci si può prendere il tempo per osservare ma anche per un caffè o per cercare la pizza al taglio più buona o per una deviazione verso murales che stanno rivitalizzando e valorizzando interi rioni.

Ci sono dei “classici” comunque proposti in chiave innovativa, come gli acquedotti e l’Appia Antica, e molti inconsueti. Ad esempio, la Roma del Ventennio e dell’archeologia industriale, il percorso degli Alleati, Garbatella, Tor Marancia, Ponte Mammolo, Torpignattara, Monteverde.

Sono percorsi quasi tutti in traversata, che l’autore invita ad avvicinare solo con i mezzi pubblici e a percorrere con spirito di esplorazione. Lo stesso che lo ha portato a fermarsi a parlare con gli abitanti dei quartieri, recuperando memorie e piccole storie. O a inserire, nei percorsi, brevi tratti “brutti” necessari non solo per proseguire ma per avere un’idea veritiera della realtà attraversata. Tutti elementi frutto di un’accurata ricerca che danno, a questa Guida, un’impronta unica e vitale. Grazie alle indicazioni di queste pagine, ognuno di questi itinerari urbani diventa un vero e proprio viaggio di scoperta. 

Conclusioni

Utilissima per chi preferisce percorsi non impegnativi dal punto di vista dell’impegno fisico. Altrettanto preziosa per chi ama le cime di montagna, perché ne interpreta la vocazione al vagabondaggio. Questo, inteso come percorso di conoscenza e ricorda che anche nel caos della Capitale è possibile trovare, cercandoli, angoli di silenzio.

Questa Guida costituisce non solo una fonte di utili indicazioni ma una lettura intrigante per chi, appassionato di Roma, vuole conoscerne aspetti inconsueti e sfatare luoghi comuni.

E anche chi volesse fare bella figura con amici stranieri portandoli a fare un giro inedito, potrà stupirli con cose che non solo pochi turisti ma pochi romani hanno visto.  

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Daniela De Sanctis
Daniela De Sanctis

Vivo a Roma e in Trentino. Giornalista professionista, appassionata di outdoor, scrivo prevalentemente sulle tematiche legate alla montagna, al trekking e ai cammini. Mi piace condividere le meraviglie che incontro, e per questo collaboro all’organizzazione di trekking in posti poco conosciuti, dal Molise all’Australia.
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