Guida Trekking: Sardegna inconsueta nel Cammino minerario di Santa Barbara - AttrezzaturaTrekking.it
I Am Montanaro
Scritto da Daniela De Sanctis

Guida Trekking: Sardegna inconsueta nel Cammino minerario di Santa Barbara

Tra le molteplici possibilità per chi ama muoversi a piedi c’è quella – ultimamente molto popolare – dei Cammini. Attraversano ambienti eterogenei, cucendo insieme delle porzioni di territorio i cui confini possono variare da quelli provinciali a quelli internazionali. Rispetto al trekking, che si pratica prevalentemente in montagna, la differenza sta non solo nel contesto ambientale ma soprattutto nella presenza di un filo conduttore costante. Di una connotazione spirituale, religiosa e/o culturale che caratterizza tutti i luoghi attraversati. Un Cammino tra i più interessanti, in Italia, è quello di Santa Barbara, in Sardegna, che ha come contesto un ambiente naturale di eccezionale bellezza e restituisce a tutti la conoscenza di una civiltà, quella legata al mondo delle miniere, che si è interrotta poco più di venti anni fa e non va dimenticata.

Il volume scritto da Giampiero Pinna Il Cammino minerario di Santa Barbara. A piedi in Sardegna tra storia e natura, edito da Terre di Mezzo ed appena uscito nella seconda edizione aggiornata, descrive minuziosamente sia il Cammino sia il difficile iter che ha portato alla sua realizzazione.

La lotta dei minatori per il loro futuro, che a metà degli anni Novanta si concluse con la chiusura delle ultime miniere, è diventata lotta per un futuro diverso con la costituzione del Parco Geominerario.

Inoltre nel 2016, è stata creata anche la “Fondazione del Cammino minerario di Santa Barbara”, che eredita il progetto del Cammino dall’”Associazione Pozzo Sella”. 

Pinna, che ha vissuto tutto questo in prima persona, offre quindi non solo uno strumento per orientarsi nel percorso ma un circostanziato pezzo di storia del nostro tempo e una finestra su un progetto in costante, e non sempre facile, evoluzione, cui si sta aggiungendo un numero di Comuni via via più ampio.

A sostenere la conoscenza di tale ricchezza si stanno sviluppando iniziative interessanti, come quella della “Rete nazionale delle Donne in cammino”, che promuove il Cammino minerario di Santa Barbara ospitando ogni giorno il racconto, tappa per tappa, di due “ragazze in gamba”, ovvero Valentina Lo Surdo, conduttrice televisiva, e Devi Francesca Cillo, naturopata e fondatrice del Sauton Approach.

Cammino minerario di Santa Barbara

Come è realizzata la Guida

Molto funzionale e molto ben impostata graficamente, la Guida è ricchissima sia di contenuti storico culturali che di indicazioni di servizio

Una prima parte, efficace e sintetica, racconta la genesi del Cammino ripercorrendo le tracce della civiltà mineraria sarda, il cui avvio si data ben 4 mila anni fa e il cui sfruttamento intensivo risale all’epoca romana. Secoli e secoli, in cui le attività estrattive hanno fortemente improntato di sé l’ambiente circostante e il modo di vivere di migliaia di persone.

Proprio per questa impronta, il Cammino è dedicato alla patrona di tutti i siti minerari di Europa, Santa Barbara, il cui culto si ritrova durante tutte le tappe del percorso.

Oggi le tracce di questa civiltà mineraria, grazie a questo progetto, si stanno trasformando in opportunità di conoscenza di un mondo finito da poco ma durato più di 2000 anni e in opportunità di lavoro per i giovani e nuovo sviluppo del territorio.

C’è poi la corposa parte dedicata al percorso: per ogni tappa del Cammino, una dettagliata cartina, le caratteristiche tecniche, le informazioni di base, indicazioni su trasporti e ospitalità, la dettagliata descrizione del percorso e una specifica sezione su cosa c’è da vedere, nell’ottica che il cammino sia, soprattutto, un percorso in cui ci si prende il tempo per visitare e capire un luogo.

Spesso le tappe sono concluse da brevi storie e testimonianze di miniera, tratte prevalentemente da “Sardegna tra mare e miniere” curato da Maria Carla Castagna ed edito da Terre di Mezzo.

Molto funzionali la seconda, terza e i risvolti di copertina, che offrono un’idea immediata dei contenuti della Guida e di come è strutturata, nonché l’elenco dei collegamenti pubblici di ogni tappa.

Gli Itinerari e percorsi descritti

Il Cammino minerario di Santa Barbara è un grande giro ad anello che copre il territorio della Sardegna sud-occidentale per quasi 500 chilometri, di cui circa il 25% su asfalto e il resto su sentiero. La Guida lo presenta nelle sue 30 tappe, con partenza e ritorno a Iglesias, compiendo il percorso in senso orario.

Il punto di maggiore elevazione è Perda Niedda, 815 mt, mentre in più occasioni si arriva al livello del mare e si può fare sosta in alcune tra le più belle spiagge del mondo. 

L’inizio “ufficiale” del Cammino è, significativamente, il Santuario del Buon Cammino, a Iglesias, e l’adiacente monastero delle Sorelle Povere di Santa Chiara. Qui, i pellegrini passano per farsi timbrare le credenziali alla partenza. Le tappe sono generalmente di livello facile o medio: la più impegnativa dura 7 ore, alcune appena 3 ore e mezza, per offrire l’opportunità non solo di attraversare un territorio ma di entrare in contatto con le sue realtà.

Per compiere il percorso integrale occorre un mese di tempo, ma non è il caso di scoraggiarsi. Utilissime soluzioni arrivano dal capitoletto “Assaggi”, dove vengono proposte porzioni di Cammino per chi non ha tanto tempo a disposizione. Chi ama camminare sotto le stelle, chi ha solo un fine settimana lungo, chi è interessato alle miniere e alla biodiversità e ha una decina di giorni liberi, chi preferisce le zone costiere, tutti hanno la possibilità di vivere l’esperienza di questo particolare Cammino, per una piccola parte o a più riprese nel tempo.

Conclusioni

Se amate la varietà non potete che amare questo Cammino e se siete attratti da questo Cammino non potete fare a meno di questa Guida.

Il mare cristallino di Sant’Antioco, le fitte foreste del Marganai, le ferrovie che si perdono nei boschi, le bianchissime dune di Piscinas, le spettacolari grotte di Is Zuddas.

Ed ancora, i villaggi abbandonati aspettano i vostri passi di scoperta, e anche i meno allenati, grazie alle dettagliate indicazioni, potranno programmare di avventurarsi per un tratto a loro misura.

E’ uno strumento prezioso per scoprire aspetti inediti di questa splendida regione. Da non togliere mai dallo zaino.

Potete acquistare la Guida sul sito Terre.it, a questo link: www.terre.it/prodotto/cammino-minerario-santa-barbara/

Potrebbero interessarti anche:

Condividi:


Daniela De Sanctis
Daniela De Sanctis

Vivo a Roma e in Trentino. Giornalista professionista, appassionata di outdoor, scrivo prevalentemente sulle tematiche legate alla montagna, al trekking e ai cammini. Mi piace condividere le meraviglie che incontro, e per questo collaboro all’organizzazione di trekking in posti poco conosciuti, dal Molise all’Australia.
[email protected]


Leggi anche:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *