Guida Trekking: Civetta e Moiazza, avventure per alpinisti e semplici escursionisti - AttrezzaturaTrekking.it
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Scritto da Daniela De Sanctis

Guida Trekking: Civetta e Moiazza, avventure per alpinisti e semplici escursionisti

Gli appassionati di montagna non possono perdere il Gruppo Civetta-Moiazza, nelle Dolomiti orientali. Parlare del Civetta, in genere, richiama immediatamente luoghi accessibili solo a chi arrampica, pareti verticali che i più possono guardare solo da lontano o dal basso. Queste splendide montagne sono, invece, accessibili in molti modi. Un’ottima fonte che rivela queste opportunità è la Guida “Civetta Moiazza – Sentieri, viàz, ferrate, vie normali” pubblicata da Versante Sud nella collana “Luoghi verticali”. Scritta da Paolo Bonetti e Paolo Lazzarin, la Guida fa conoscere dettagliatamente questa porzione di paradiso, proponendo approcci molteplici, per tutti i gusti e le capacità. www.versantesud.it/prodotto/civetta-moiazza/

Gruppo civetta-moiazza

Come è realizzata la Guida

Il progetto della Guida è ambizioso: far conoscere il Gruppo Civetta-Moiazza abbinando alla dimensione della storia e della leggenda quella della praticabilità che non ti aspetti. Raggiungere la cima del Civetta, da metà Ottocento in poi, è stata ambizione dei più agguerriti alpinisti inglesi e tedeschi, ma nel Novecento il sottogruppo del Moiazza è stato sempre più rivalutato ed oggi, con le sue particolarità geologiche e naturalistiche, completa l’attrazione offrendo un insieme imperdibile. Il volume ripercorre la storia di questi luoghi ma soprattutto ne svela il presente, con un’analisi accurata come solo l’esperienza sul campo sa dare. Gli autori, infatti, non solo conoscono alla perfezione questi luoghi ma hanno creato alcuni dei percorsi descritti. Il loro lavoro, pubblicato nel 2014 e più volte ristampato, è un vero punto di riferimento.

Il libro è ricchissimo di dati, fotografie e informazioni di servizio, tutte legate al percorso. Una parte iniziale ne ripercorre la storia, spiega le principali particolarità naturalistiche, ricorda l’aspetto legato all’attività estrattiva e mineraria che ha caratterizzato, fino a non molto tempo fa, questi luoghi e il periodo che li vide come il “regno del sesto grado”. Un ricco capitolo è dedicato alla descrizione delle cime, con utili corredi di schemi e immagini. Seguono l’elenco di rifugi, bivacchi e malghe e le indicazioni per le aree di accesso. Su questa solida base, si apre la descrizione di 48 itinerari, classificati, in modo molto originale e funzionale, in base alla tipologia di percorso. 

Sono 5 le categorie individuate: accessi ai rifugi; escursioni classiche; escursioni per esperti, vie ferrate, itinerari alpinistici e vie normali. Le categorie sono identificabili dalla banda orizzontale grigioverde, mentre il titolo di ogni percorso è immediatamente rintracciabile sulla banda verticale sinistra. Con grande attenzione alla leggibilità, ogni itinerario reca in una colonna verticale tutte le informazioni essenziali di servizio, dal dislivello al gradi di difficoltà ai tempi di percorrenza. Oltre alla descrizione, accuratissima, del percorso, c’è sempre una cartina di riferimento.  

Leggere queste pagine e guardare l’abbondante documentazione fotografica significa partire per un viaggio alla portata di ogni capacità, che apre la mente a tanti modi diversi di vivere la montagna.

Gli Itinerari e percorsi descritti 

Dei 48 itinerari proposti, 33 richiedono la normale dotazione da trekking, mentre i 15 inclusi nelle ultime due tipologie vanno affrontati con un equipaggiamento più evoluto: imbragatura da ferrata, in un caso, e attrezzatura per le arrampicate, nell’altro. 

La prima categoria, quella degli accessi ai rifugi, comprende 8 proposte, che possono essere destinate all’escursione di una giornata, andata e ritorno, o essere la premessa per iniziare, il giorno dopo, un altro sentiero o una ferrata. Ogni rifugio viene raccontato nella sua piccola storia ma soprattutto valorizzato, elencando tutto ciò che è possibile raggiungere e godere da questa base.

La categoria delle escursioni classiche comprende 16 proposte, che vanno da un paio d’ore e 400 metri di dislivello a tratti di alta via, da rifugio a rifugio, con 1400 metri di dislivello da percorrere in una intera giornata. 

Le escursioni per esperti sono 8, e consentono di immergersi tra pareti rocciose, antichi percorsi dei cacciatori, con dislivelli anche non impegnativi ma con tratti che, per difficoltà tecniche, richiedono pratica consolidata. Alcuni sono attrezzati con corde metalliche. Da non perdere, la traversata della Moiazza: 9 ore di cammino in un paesaggio totalmente selvaggio.

Le 5 vie ferrate sono, come minimo, molto impegnative. Tra queste, spicca la Gianni Costantini, nota come “la superferrata”, nella Moiazza Sud. Gli 11 itinerari alpinistici e vie normali, invece, offrono possibilità di diverso livello, da elementare a medio impegnativo. Il culmine, in questo caso, è l’ascensione al Cimon de Moiazza, a 2870 metri di quota, complessa e di notevole sviluppo.

Gruppo civetta-moiazza

Conclusioni

Questo libro fa scoprire come un solo gruppo montuoso possa contenere tante di quelle opportunità di esplorazione e movimento da bastare per molto tempo. Il lavoro molto intelligente e aperto degli autori fa sì che questa Guida sul Gruppo Civetta-Moiazza sia una fonte di scoperta per chi, magari, si limita all’escursionismo e viene invogliato a cimentarsi sulle vie ferrate. Ma soprattutto fa capire concretamente che esistono mille modi diversi di vivere la montagna. Per questo è adatto ai curiosi e a chi ama sperimentare tanto quanto a chi ama programmare accuratamente la giornata fuori. Pesa un po’, con le sue 263 pagine di carta fsc (certificazione attestante la provenienza del legno da foreste gestite in maniera corretta e responsabile, dal punto di vista sociale e ambientale) ma vale la pena di averlo nello zaino.

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Daniela De Sanctis
Daniela De Sanctis

Vivo a Roma e in Trentino. Giornalista professionista, appassionata di outdoor, scrivo prevalentemente sulle tematiche legate alla montagna, al trekking e ai cammini. Mi piace condividere le meraviglie che incontro, e per questo collaboro all’organizzazione di trekking in posti poco conosciuti, dal Molise all’Australia.
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