I Suoni delle Dolomiti: Arte, Musica e Trekking - AttrezzaturaTrekking.it
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Scritto da Daniela De Sanctis

I Suoni delle Dolomiti: Arte, Musica e Trekking

Cammina, ammira, ascolta! Potrebbe essere questo lo slogan di una delle manifestazioni, anzi, delle esperienze più particolari che gli appassionati di montagna e trekking possono fare d’estate, in Trentino. Parliamo de “I Suoni delle Dolomiti”, che prende il via il 22 agosto per concludersi il 23 settembre.

I Suoni delle Dolomiti è un festival di musica in natura, che si vive molto più in prima persona rispetto ad altri eventi culturali. Proprio come dice il nome, i concerti e le esibizioni si tengono lassù in alto, nello scenario di quelle che, a detta di molti, sono le montagne più belle del mondo, fra rocce e pascoli, guglie rocciose e laghi. L’obiettivo è coniugare in maniera rispettosa gli aspetti artistici con quelli naturali e offrire al pubblico un’esperienza che, da una parte, torna all’essenzialità della fruizione artistica e, dall’altra, valorizza le performance creative con le suggestioni della natura.

Ph: Daniele Lira

Durante questo mese, 3 volte a settimana sarà possibile camminare nello scenario dolomitico per recarsi ad ascoltare, seduti per terra, all’aperto, concerti e recital dal vivo, respirando il profumo delle conifere e guardando le forme frastagliate delle cime. Dal 1995 questo appuntamento, nato da un’idea di Chiara Bassetti e Paolo Manfrini, si ripete tutte le estati (solo il Covid ha interrotto la lunga sequenza), con musicisti e artisti di fama internazionale che camminano lungo i sentieri e si esibiscono nei pressi di laghi, altipiani, anfiteatri naturali, rifugi e malghe, unendo la passione per la montagna a quella artistica.  

La rassegna si sviluppa su più settimane, comprende 16 concerti più un evento speciale e riunisce diversi generi musicali, dal jazz alla musica classica alla world music, accogliendo qualche cantautore e senza tralasciare qualche incursione nel pop. Grazie ad alcuni progetti speciali, sono arrivati in alta quota reading, teatro e perfino l’opera. 

Gli appassionati o coloro che volessero sperimentare questo modo inconsueto di vivere l’alta quota hanno tre possibilità. I concerti delle 12, che iniziano precisamente quando il sole è allo zenit e costituiscono la porzione più numerosa del programma: si inizia il 22 agosto, a Plan della Nana (Dolomiti di Brenta) con un tributo a Franco Battiato proposto dai Radiodervish. Due giorni dopo, il 24, a Madonna di Campiglio sarà possibile ascoltare il blues da strada di Alice Phoebe Lou, mentre lo scenario del 26 agosto sarà il Gruppo Cornacci, in Val di Fiemme, dove si esibirà l’orchestra di archi Amsterdam Sinfonietta. Lo sfondo del 31 agosto saranno le Pale di San Martino, dove gli Accent proporranno il loro originale mix di jazz e canto a cappella. Il 2 settembre si torna nelle Dolomiti di Brenta, a Piano del Nardis, dove l’Ensemble Zefiro suonerà una selezione di musica da camera del ‘700 e ‘800. Il 5 settembre si suona di nuovo in Val di Fiemme, di fronte dal Gruppo Viezzena, con il trascinante gipsy baroque della Il Suonar Parlante Orchestra guidata da Vittorio Ghielmi. L’appuntamento conclusivo sarà in Val di Fassa, località Jonta, guardando il Gruppo della Marmolada e ascoltando la musica di Max Gazzè. 

Tutti i luoghi di questi concerti e degli altri della manifestazione che si terranno alle ore 12 (per il programma completo https://www.visittrentino.info/it/isuonidelledolomiti) non solo sono ambientati in luoghi suggestivi ma sono raggiungibili con piacevoli escursioni e consentono, una volta finito il concerto, di continuare a camminare: basta scegliere tra le tante possibilità offerte dalla ricca e curatissima rete di sentieri che consente ai camminatori di esplorare le Dolomiti trentine in lungo e in largo. 

Un consiglio per chi vuole vivere un’emozione veramente inconsueta (c’è un concerto all’alba solo una volta l’anno) è alzarsi quando è ancora notte, recarsi a Vigo di Fassa e prendere la funivia per il Ciampediè nel gruppo del Catinaccio – eccezionalmente aperta a partire dalle 4,30 di mattina. Camminare, da lì, per poco più di mezz’ora, eventualmente con le torce frontali, fino alla terrazza naturale di Prà Martin, che si affaccia sullo spettacolare Gruppo del Catinaccio. Attendere l’alba muniti di giacca a vento e di un thermos con qualcosa di caldo, guardando le stelle che se ne vanno e il cielo che trascolora, mentre man mano gli artisti arrivano (Marco Paolini, accompagnato alla chitarra da Alberto Ziliotto) e iniziano a provare. Individuare il punto tra le montagne da dove sorgerà il sole e guardarlo spuntare esattamente quando partirà la prima nota. E se queste emozioni non bastano, è possibile camminare per il sentiero seguendo la leggenda di Re Laurino, o arrivare fino al Rifugio Gardeccia e, da lì, fino alle spettacolari Torri del Vajolet.

Ph: Daniele Lira

A tutti questi eventi si può partecipare liberamente, e senza altra spesa che non sia quella dei mezzi o impianti necessari a raggiungere i luoghi dei concerti. 

Il terzo modo per vivere I Suoni delle Dolomiti è, invece, per forza di cose, a pagamento e ristretto a un numero limitato di volenterosi, che avranno l’opportunità straordinaria non solo di ascoltare musica in quota ma di camminare fianco a fianco ad artisti, incluso uno dei migliori violoncellisti al mondo, che si mettono in gioco per portare l’arte e la musica fuori dai luoghi chiusi, rinunciando alle comodità e annullando ogni barriera di separazione con il pubblico. Si tratta dei Trekking abbinati ai Progetti speciali: ogni anno ne viene proposto uno diverso, e sono vere e proprie avventure strutturate come pacchetti di 3 giorni, nei quali musicisti e partecipanti, accompagnati dalle Guide Alpine del Trentino, condividono la quotidianità del cammino, della vita in rifugio e degli intimi ed esclusivi concerti. I concerti e le performance non hanno orario prestabilito: questo è lasciato un po’ all’ispirazione del luogo, alle condizioni del meteo e al ritmo del gruppo che si crea attorno all’esperienza. 

Luogo del Trekking 2022 saranno le Dolomiti di Brenta, scenario del Progetto Speciale che Mario Brunello, direttore artistico dei Suoni delle Dolomiti e appassionato camminatore con il suo Red Cello, condivide con Gevorg Dabaghyan. Si tratta di un progetto che intreccia le note del violoncello con le atmosfere evocate dal Duduk, strumento ad ancia in legno di albicocco, testimone della cultura musicale della tradizione armena di cui Dabaghyan è uno fra i maggiori rappresentanti. Melodie che affondano le radici nella millenaria storia della musica d’Armenia dialogano con la musica occidentale, restituendo a ciascuno il senso dell’appartenenza ad un’unica umanità.

I percorsi, di lunghezza variabile dai 6 ai 9 chilometri, presentano, nella giornata più difficile, dislivelli, in discesa e in salita, che arrivano fino a 1000 metri.

Ph: Alberto Bernasconi

Questa iniziativa, di grande significato, si concluderà con un concerto conclusivo al cospetto delle cime di Brenta, sui prati di Malga Brenta Bassa, quando ai due musicisti si uniranno le voci del National Chamber Choir of Armenia assieme al Dabaghyan Duku Trio, veri monumenti della cultura d’Armenia. Un evento unico che evoca echi di antiche melodie di monasteri armeni accanto a polifonie sacre europee con accenni a canti e balli della tradizione popolare che affondano le radici nella storia di antichi continenti. In questo caso, la partecipazione è nuovamente aperta a tutti (il luogo è raggiungibile da vari punti con passeggiate di 30-40 minuti). Il consiglio è di non mancare.

Tutte le informazioni, inclusi i rifugi in cui pernottare nel caso si vogliano fare, vicino ai luoghi dei concerti, dei trek particolarmente impegnativi, al curatissimo sito https://www.visittrentino.info/it/isuonidelledolomiti

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Daniela De Sanctis
Daniela De Sanctis

Vivo a Roma e in Trentino. Giornalista professionista, appassionata di outdoor, scrivo prevalentemente sulle tematiche legate alla montagna, al trekking e ai cammini. Mi piace condividere le meraviglie che incontro, e per questo collaboro all’organizzazione di trekking in posti poco conosciuti, dal Molise all’Australia.
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