Fitwalking: cos’è, come si pratica, tecnica
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Si parte da un presupposto indiscutibile per significato e importanza: camminare, a prescindere, è un’attività che fa bene alla salute di tutti, nessuno escluso. Non solo, è anche un’ottima pratica per curare la propria forma fisica, soprattutto a seguito di un momento storico così delicato legato alla pandemia, che ci ha reclusi tra le quattro mura domestiche privandoci di muoverci all’aperto con la consueta libertà. Ecco perché in questo articolo vogliamo andare più a fondo e specificare in particolare una tipologia di camminata: il fitwalking.
Il fitwalking è, nella fattispecie, la camminata veloce.
Analizzando il termine inglese, la parola è composta da “fitness”, che è la forma fisica, e “walk”, inteso come camminare.
Nonostante letteralmente non possa essere tradotta con un significato di senso compiuto nella nostra lingua, con questa espressione ci si riferisce ad una passeggiata che mira al benessere.
La vera discriminante che la differenzia dall’attività sportiva classica, è relativa proprio all’obiettivo principale del fitwalking. Ha infatti l’intento base di andare ad intervenire non solo sulla salute fisica di chi lo pratica, ma anche sulla salute psicologica, grazie all’idea di aggregazione con la quale è stata concepita.
L’aspetto competitivo, di conseguenza, non è presente e non va ad intaccarne il significato.
Il fitwalking, per tutti questi motivi, può essere considerato senza troppi dubbi una vera e propria filosofia di vita, atta a renderla più equilibrata e serena.
Lo scopo è riuscire ad integrare il ritmo perfetto per entrare in armonia con tutto quello che ci circonda.
Se ti stai chiedendo cos’è il fitwalking nello specifico e come si pratica, sei venuto nel posto giusto.
Fitwalking: come si pratica
Il fitwalking, come abbiamo avuto già modo di specificare, non è la camminata intesa proprio nel senso tradizionale del termine.
In maniera particolare, questa attività è definita tale quando ci si impone un’andatura in grado di sostenere almeno 6 chilometri l’ora.
Non esiste un limite di frequenza, è possibile praticare fitwalking anche tutti i giorni per una buona mezz’ora, ma nel caso non fosse possibile, il suggerimento è di procedere almeno 4 volte a settimana per un totale di 50 minuti.
Tra i requisiti necessari al fine di poter parlare di questa pratica, rientrando nel discorso di come si pratica il fitwalking, si annovera l’aria aperta.
Segue la presenza di un gruppo, in quanto questa attività non abbandona mai il proposito di condividere con gli altri questo momento che ci si ritaglia nell’arco della giornata.
Al fine di poter beneficiare appieno dei vantaggi del fitwalking, sarà doveroso eseguire al meglio la tecnica e assumere una corretta postura nel praticarla, per evitare di stancarsi rapidamente e accumulare dolori.
La tecnica del fitwalking la si acquisisce progressivamente, una volta che è stato interiorizzato il meccanismo giusto per poterla applicare.
Fitwalking: la tecnica
La tecnica di cui si parla, per riuscire a capire meglio come si pratica il fitwalking, è improntata sull’apprendimento funzionale di alcune azioni che portano il corpo ad acquisire maggiore efficienza.
In questo processo sono coinvolte diverse parti del corpo:
- I piedi: nel fitwalking i piedi devono promuovere quello che viene definito movimento a tampone; si tratta della posizione tale per cui il tallone deve aderire al suolo con tutta la pianta per poi staccarsi usando la caviglia a mo’ di perno, spingendo con l’alluce.
- Le gambe: in questo caso, devono assecondare un movimento incentivato dall’azione sopracitata dei piedi, con l’obiettivo di percepire l’intervento in atto della muscolatura coinvolta.
- Tronco e anche: si parla di movimento corretto, nella tecnica del fitwalking, solo ed esclusivamente se il tronco e il bacino sono in linea tra loro. Essi rappresentano rispettivamente la parte superiore e inferiore del corpo. Il tutto deve essere congeniale ad un movimento fluido, esente da rigidità di sorta.
- Le braccia: protagoniste dell’andatura di ogni individuo, rivestono un ruolo fondamentale in qualsivoglia tipo di camminata. Nel fitwalking è consigliabile che vengano piegate a 90 gradi, facendole oscillare nel senso esattamente opposto rispetto a quello delle gambe. In più, si suggerisce di alzarle a livello della scapola per contribuire ad una maggiore armonia nell’esecuzione dell’intero movimento.
- Le spalle: intuitivamente legate al movimento delle braccia, non devono essere rigide ma cadere morbide verso il basso. Si rischierebbe infatti di influenzare negativamente (nel caso di una postura errata) tutto il corpo, causando l’insorgenza di dolori a carico di collo e schiena. Per questa ragione, è opportuno che non si sollevino verso l’alto.
- Collo e testa: sono determinanti nella cura della postura perfetta. È necessario che la testa, in primo luogo, venga tenuta dritta. In maniera particolare, la sensazione che deve scaturirne è quella di allungare il corpo sottostante, cercando comunque di mantenere la posizione in maniera estremamente naturale.
I vantaggi
La camminata, distensiva o sostenuta che sia, rientra tra le attività accessibili a tutti quanti, senza troppe difficoltà e a prescindere dalla preparazione atletica.
Il fitwalking, poi, impone a chi lo pratica di essere guidati semplicemente dal desiderio di imparare la tecnica per stare meglio sul fronte psicofisico e sociale. Diventa, in un certo senso, una vera e propria missione per il raggiungimento del benessere.
L’aspetto salutare.
Com’è intuibile, camminare regolarmente durante la settimana dà la possibilità non solo di curare la tonicità del proprio corpo, ma di incidere positivamente sul miglioramento generale dell’organismo.
Il fitwalking va ad intervenire sulla riduzione del grasso, soprattutto addominale, che grava sul sistema cardiovascolare. Infatti praticando con regolarità questo tipo di attività, ne gioverà la circolazione e l’ossigenazione dei tessuti. Si ovvieranno quindi alcune tra le più comune problematiche a carico del cuore che, in questo modo, si abitua a dei ritmi corretti.
Inoltre, il fitwalking è stato concepito proprio per offrire a chiunque la libertà di ritagliarsi, nel corso della giornata, un po’ di tempo per scaricare lo stress della vita quotidiana. Si assapora così il piacere di quel momento da vivere godendosi anche l’aria aperta.
Non è infatti una novità che, passeggiare circondati dalle bellezze della natura, sia un atto terapeutico. Rilascia una serie di sensazioni positive mirate a migliorare l’umore di chi vi si abbandona.
Ultimo, e non di certo per importanza, l’aspetto sociale: il fitwalking è uno sport da praticare in compagnia all’insegna del puro e semplice relax.
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Appassionato da sempre di montagna, sono co-fondatore di Attrezzatura Trekking.
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