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Scritto da Loris

Campeggiare in montagna: come e dove fare il campeggio libero?

Il fascino del campeggiare in montagna liberamente è un richiamo potente per molte persone, perché permette di stare a stretto contatto con la natura, vivendo così al 100% la montagna senza limiti.

I due modi più utilizzati di campeggiare in montagna liberamente sono: in tenda o camper, con una permanenza superiore alle 48 ore incluse quelle diurne (nello stesso punto) e in un bivacco.

Il campeggio montano in un bivacco è una sosta temporanea, per lo più notturna, in un’area prestabilita con o senza tenda. Sono strutture di montagna, solitamente non grandissime, che si possono incontrare a varie quote.                                                                                                                                                                            

Perfetti rifugi e punti d’appoggio, i bivacchi montani sono di libero accesso per chiunque stia facendo un’escursione e voglia accamparsi momentaneamente. Sono luoghi di riparo ma sempre incustoditi, perciò gratuiti e costantemente aperti: non ci saranno persone o gestori che amministrano il campeggio.

Durante il trekking in montagna potrai trovarne in legno, alcuni ricostruiti da ex malghe o baite, di rado ci sarà elettricità o più di 12 posti letto: non c’è quasi mai nulla.

I bivacchi di montagna anche se non gestiti in modo diretto da persone, sono supervisionati da associazioni, consorzi, comuni e occasionalmente da privati.

Se ami il campeggio e durante la tua gita in montagna avrai il piacere di alloggiare in un bivacco, prenditene cura come fosse casa tua. Rispetta la struttura, anche in favore delle persone che sosterranno dopo.

campeggiare in montagna

Campeggio libero montano: farlo in Italia

L’attività outdoor del campeggio in montagna, generalmente non è regolato da normative nazionali.

Bisogna però tener conto della regione di riferimento e a quali divieti ha aderito per il settore Turistico.

In molti casi è possibile previa richiesta o notifica all’Ufficio del Sindaco, in altri gli Enti dei parchi naturali gestiscono l’attività di campeggio libero, escludendo zone tutelate.

Ma quali sono le linee guida per ogni regione? Vediamolo con uno schema riassuntivo:

Abruzzo

È consentito campeggiare in montagna nei Comuni che hanno apposite aree di sosta. Nelle aree attrezzate non devono esserci più di 25 unità e in sosta massimo 5 giorni.

Basilicata

È possibile con l’approvazione scritta delle autorità locali: contatta il comune di riferimento, indica periodo, quante persone, zona, mezzo di allestimento. Il campeggio mobile è sempre consentito se organizzato da associazioni No profit.

Campania

È vietato il campeggio libero al di fuori delle aree autorizzate. Il Comune può consentirlo per massimo 15 giorni ad associazioni No profit e organizzazioni culturali.

Emilia-Romagna

Il regolamento è uguale a quello della Campania.

Friuli-Venezia Giulia

Qui la Legge Regionale n. 40 del 1984 all’art. 12 prevede il divieto assoluto di campeggio al di fuori delle aree attrezzate e appositamente delineate.

Lazio

Il regolamento è uguale a quello della Campania.

Liguria

Non è istituito un regolamento sul campeggio libero: né autorizzato né il contrario.

Lombardia

Il regolamento è uguale a quello della Liguria.

Marche

È consentito campeggiare non oltre le 48 ore nella stessa località e in aree di autorizzate. Meglio inviare una comunicazione al Sindaco del Comune interessato 24 ore prima della sosta, specificando periodo, quante persone, zona e mezzo di allestimento.

Molise

Secondo gli articoli 11 e 12: è consentito occasionalmente campeggiare in montagna in tenda o con altri mezzi di soggiorno mobile per giorni 10. Il Comune può anche consentire in aree pubbliche o private campeggi al massimo di 60 giorni.

Piemonte

Il regolamento è uguale a quello delle Marche.

Puglia

Il Comune di riferimento può dare il consenso ai singoli turisti in transito. Mentre il campeggio libero e isolato è possibile su apposite aree attrezzate e con i requisiti igienico-sanitari approvati.

Sardegna

Il regolamento è uguale a quello del Friuli-Venezia Giulia.

Sicilia

Il campeggio di caravan, autocaravan e camper è consentito in aree attrezzate di sosta temporanea, non oltre le 24 ore, gestite dai Comuni o terzi.

Toscana

Il regolamento è uguale a quello della Liguria.

Trentino-Alto Adige

È vietato sostare con tende o altri mezzi di campeggio, vicino a strutture turistiche. Campeggiare in bivacco è permesso, non oltre le 24 ore. Inoltre, l’ospitalità occasionale è concessa se approvata dal proprietario dell’area di sosta o vicino alla casa.

Umbria

Il regolamento è uguale a quello della Sicilia per campeggiare in montagna, con l’aggiunta di alcune direttive. Nelle aree protette il campeggio libero è gestito dagli Enti del parco: bisogna rivolgersi a loro per l’autorizzazione della sosta temporanea e non ai Comuni.

Val d’Aosta

Campeggiare liberamente è consentito solo al di sopra dei 2.500 metri di altitudine, dal tramonto all’alba. La sosta in tenda è da sempre vietata vicino ai rifugi e all’interno dell’area protetta del Parco nazionale Gran Paradiso.

Veneto

Il regolamento è uguale a quello del Friuli-Venezia Giulia.

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Campeggio libero montano: farlo in Europa

Campeggiare in montagna in buona parte delle nazioni europee è vietato o comunque soggetto a molte restrizioni. I principali paesi che rappresentano autentici paradisi per il campeggio libero nella natura montana sono: la Svezia, la Norvegia, la Finlandia e la Scozia.                                                                                    

Queste nazioni amano la libertà di campeggio, perciò questa pratica è largamente consentita, sempre con le regole base da rispettare. Ecco le 5 regole d’oro per il campeggio libero:

  1. Rispetta la natura e scegli il posto giusto per farlo.
  2. Non fare troppo rumore: la fauna potrebbe spaventarsi.
  3. Lascia il luogo di campeggio pulito ed in ordine come l’hai trovato.
  4. Porta via i tuoi rifiuti.
  5. Evita di accendere fuochi, è pericoloso.

Campeggiare in montagna: lo zaino di sopravvivenza

Stare in mezzo alla natura e trascorrere il tempo e campeggiare in montagna, sono due passioni che accomunano moltissime persone. I luoghi montuosi permettono di smaltire lo stress e favoriscono il rilassamento non solo fisico ma soprattutto mentale: si respira aria pulita e si ammirano panorami mozzafiato.

La cosa davvero importante è non sottovalutare mai il territorio montano: prepararti in modo corretto per questa splendida avventura. Ecco cosa dovrebbe contenere uno zaino con kit di sopravvivenza ideale:

  • Coltello a serramanico.
  • Corda.
  • Coperta.
  • Torcia elettrica.
  • Bussola.
  • Carta multiuso.
  • Acciarino.
  • Protezioni antipioggia.
  • Sega a filo.
  • Moschettone.
  • Fischietto.
  • Cibo proteico.
  • Borraccia. 
  • Cambi di vestiti.

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Loris

Appassionato da sempre di montagna, sono co-fondatore di Attrezzatura Trekking.
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