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Scritto da Loris

Temporali in montagna e fulmini: come comportarsi

I temporali in montagna e fulmini sono piuttosto pericolosi, poiché rappresentano un grande ostacolo per alpinisti, scalatori, e amanti del trekking.

La pioggia, infatti, rende più morbido e scivoloso il suolo, aumentando il rischio di cadute, frane e valanghe.

I fulmini, invece, se non si presta la dovuta attenzione, potrebbero folgorare lo sportivo colpendo nelle sue immediate vicinanze, oppure scaricando la carica elettrica direttamente su di lui. 

Chi ama fare trekking, prima di mettersi in cammino, dovrebbe controllare sempre le previsioni del meteo, e assicurarsi che non siano previsti temporali in quella giornata nella zona da esplorare. 

Tuttavia, se questi dovessero presentarsi all’improvviso, l’unica soluzione è cercare riparo lontano da rocce appuntite, alberi, oggetti metallici, tubi, fili, grondaie, e pareti ripide. Appena possibile proseguire lentamente per scendere nuovamente a valle e prestando attenzione seguendo i sentieri segnalati. 

Ad ogni modo, si sa che la soluzione migliore per essere sicuri di salvarsi la pelle è quella di prevenire piuttosto che curare.

Ci sono tantissimi modi per capire se lungo il nostro percorso incontreremo un temporale o meno.

Già la vista di lampi in lontananza, ci dovrebbe far capire che forse la nostra gita non dovrebbe dilungarsi per troppo, specie se c’è la presenza di vento che spira nella nostra direzione. I lampi, infatti, sono un chiaro segnale dell’arrivo di un imminente temporale. Per capire la distanza di questo temporale bisogna ascoltare attentamente se si sente il tuono oppure no. In caso di tuono assente, infatti, significa che questo è ancora abbastanza lontano. 

Qualora fossimo in prossimità di un rifugio, è possibile chiedere di ripararci lì, per lo meno finché la situazione non si placa.

temporali in montagna e fulmini

Temporali in montagna e fulmini: i consigli prima di mettersi in viaggio

Prima di mettersi in viaggio per un’avventura in montagna è bene consultare il bollettino meteo della propria zona, e magari dare anche un’occhiata approfondita ai radar per capire se in quella giornata sono previste perturbazioni. 

Inoltre, ricordati di portare sempre con te una mantellina antipioggia, oppure una giacca impermeabile se stai per fare la tua gita in una stagione fredda. Anche se non è prevista pioggia potresti usarli per ripararti dal freddo, oppure in prossimità di cascate.

Indossa sempre abiti con materiale sintetico, che si asciuga rapidamente. Inoltre, preferisci pantaloni impermeabili. Questo ti sarà utile in caso di pioggia per proteggere anche la parte inferiore del corpo. Inoltre, sono molto utili nel caso devi attraversare un torrente.

Ricorda di scegliere scarpe da trekking impermeabili e di buona qualità, in modo da non scivolare in caso di pioggia. 

Non utilizzare un ombrello, in caso di temporale con vento risulterebbe inutile, senza contare che renderebbe più complicata la tua ridiscesa a valle. Inoltre, in caso di fulmini, potrebbe risultare pericoloso. 

Infine, segui sempre i percorsi segnalati, soprattutto in caso di pioggia. Questi sentieri, infatti, sono stati testati da esperti, e reputati sicuri per il passaggio sia in caso di bel tempo, sia in caso di temporali.

Temporale e trekking: come capire quando sta per scatenarsi una tempesta

Quando si è in montagna, l’arrivo di un temporale provoca anche un aumento di campi elettromagnetici nell’aria. Grazie a questo fatto, si può capire attraverso dei piccoli trucchi se è in arrivo un temporale nelle vicinanze. 

Proprio a causa dei campi elettromagnetici, si possono notare i peli della propria epidermide drizzarsi, così come i capelli diventare carichi di forza elettrostatica.

Inoltre, un buon metodo può essere quello di portare due o più oggetti di metallo con sé, e controllare se danno vita a fiammelle azzurrognole quando vengono esposti all’aria. Queste lucine azzurre sono chiamate fuochi di Sant’Elmo, e sono delle piccole scariche elettroluminescenti, causate dalla ionizzazione dell’aria. Questi oggetti metallici, oltre a dare vita ai fuochi di sant’Elmo, emettono anche un ronzio continuo simile a quello provocato da un traliccio della corrente.

Inoltre, va tenuto conto che il cielo assume la tipica colorazione grigio scuro, o blu nerastro in caso di temporale, e viola se è accompagnato da una tempesta di fulmini.

Nel caso fossimo già in viaggio, e all’improvviso notiamo dei fulmini in lontananza, possiamo capire a che distanza sono caduti in base all’intervallo di tempo tra il lampo e il tuono. Se dopo il lampo non segue alcun tuono, significa che il fulmine è caduto a più di 25 chilometri di distanza.

Ad ogni modo, il suono viaggia ad una velocità di 343 m/s, a differenza della luce che ha una velocità di 300.000 km/s. Quindi, quando vediamo un fulmine, bisogna calcolare quanti secondi passano dal lampo al tuono, e moltiplicarli per 343, in questo modo si può avere la distanza esatta del temporale.

temporali in montagna e fulmini

Temporali in montagna e fulmini: cosa fare se è troppo tardi

Se, mentre siamo in montagna, scoppia all’improvviso un temporale, vi sono alcune regole da osservare per non rischiare di essere colpiti da un fulmine.

Bisogna ricordarsi che i fulmini tendono a scaricarsi su superfici appuntite e più alte rispetto a ciò che hanno intorno. Inoltre, trattandosi di campi elettrici, tendono a scaricarsi principalmente su oggetti in ferro, funi o attrezzature magnetiche.

Nel caso scoppi un temporale, è bene rimanere lontani dai propri compagni e ad una distanza di almeno quindici metri da alberi, vette, guglie, creste, case con antenne sul tetto, scale di ferro, cornicioni in ferro, funi, e pali o cavi della corrente.

Abbandona eventualmente attrezzatura in ferro, o magnetica, che potrebbe attrarre il fulmine direttamente su di te, e allontanati il più possibile da questa.

Con temporali in montagna e fulmini, cerca il riparo nel rifugio più vicino, oppure chiedi ospitalità gente del posto. Evita di nasconderti in una grotta, in quanto potrebbe franare e potresti rimanere bloccato al suo interno. Inoltre, se proprio dovessi ripararti all’interno di una piccola grotta, evita di restare appoggiato ai lati e alla superficie della grotta. Non cercare riparo vicino a rocce appuntite o pareti verticali. 

Preferisci distese di neve e ghiacciai, che sono più sicuri di terreni rocciosi, in quanto meno colpiti dai fulmini.

Accucciati in una posizione rannicchiata, stringendoti nelle ginocchia. Rimani in quel posto mantenendo la posizione finché il temporale non si è calmato, e comincia a scendere a valle solo quando sei sicuro che non vi sono più fulmini.

Ricorda che i fulmini si scaricano sempre nello stesso posto, perciò allontanati più possibile dal punto dove è appena caduto un fulmine.

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Loris

Appassionato da sempre di montagna, sono co-fondatore di Attrezzatura Trekking.
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