Come camminare su terreni difficili: tecniche e attrezzatura
Camminare su terreni difficili, con dislivelli e irregolarità sui sentieri, è diverso dalla camminata che fai quotidianamente nelle città, su marciapiedi asfaltati e pianeggianti, nella maggior parte dei casi.
Percorrere un sentiero in montagna o nella natura può diventare una sfida, che molti non vogliono affrontare. In particolar modo a causa della mancanza di un’adeguata tecnica di andatura o di progressione.
La tecnica della progressione in natura è uno degli aspetti più importanti per evitare infortuni e incidenti, per rafforzare il corpo e risparmiare energia che ti permetterà di avere una prestazione migliore.
La tecnica dell’andatura o progressione è, nel trekking, la conoscenza e la pratica di camminare su terreni difficili nella natura, purché non comporti alcun tipo di arrampicata. L’uso delle mani e delle braccia serve solo per mantenere l’equilibrio.
Indice:
Camminare su terreni difficili: tecniche e accortezze
Per imparare e migliorare la tua tecnica di andatura o progressione ti può essere utile quanto segue:
- appoggia sul terreno la pianta del piede nella sua interezza o in gran parte per ottenere una migliore aderenza al suolo, migliorare l’equilibrio e risparmiare energia.
- Il ritmo di camminata corretto è quello che può essere mantenuto per tutta la durata dell’attività.
- Le pause devono essere minime per non spezzare il ritmo, evitando di fermarti nella prima ora e di far coincidere le pause con gli orari dei pasti. È consigliabile non camminare per più di 3 ore senza almeno 15 minuti di pausa.
- Il fiatone indica un ritmo inappropriato. Per fermarlo, devi respirare lentamente.
Ascesa
- Passi corti, possibilmente appoggiando tutta la pianta e non salire mai in punta di piedi.
- Osserva bene il terreno per anticipare come saranno i passi successivi.
- Salire a zig zag ed evitare la retta di massima pendenza. Appoggiare la pianta del piede completamente per ottenere stabilità.
- Se devi salire in linea retta, distanzia un poco le punte dei piedi (tecnica dell’anatra).
- Non devi allacciare completamente gli scarponi alti, si consiglia di evitare che le caviglie stiano rigide.
Discesa
- Non indietreggiare eccessivamente il corpo per evitare la perdita di equilibrio.
- Facilitare la discesa con la flessione delle ginocchia per posizionare il piede in avanti in sicurezza, usando sempre il tallone come presa di contatto iniziale e zigzagando per evitare la linea più ripida.
Camminare su terreni difficili in aree con rocce medio-grandi
Le aree ricoperte da rocce di dimensioni medio-grandi, generalmente, permettono di poter saltare dall’una all’altra se fosse necessario. Potrebbe esserci meno vegetazione, se c’è sarà scarsa. In questo caso:
- prestare molta attenzione all’instabilità tra i blocchi, anticipando i prossimi passi e cercando di avanzare lungo il percorso più adatto.
- In caso di salto da un blocco all’altro, l’instabilità del blocco deve essere anticipata e devi considerare anche se potrebbe cedere al momento dell’impatto. In tal caso, visualizza un altro blocco su cui saltare se la roccia su cui sei appena saltato cede.
- Eventualmente visualizza un’altra via più chiara poichè potrebbe trattarsi di blocchi/rocce recentemente depositati e la sua stabilità potrebbe essere inferiore rispetto al resto.
- Concentrati sull’equilibrio e usa i bastoncini solo se hai bisogno di un terzo supporto.
Camminare su terreni difficili con rocce piccole o piccolissime
Le zone ricoperte da sassi piccoli o piccolissimi presentano solitamente un’elevata instabilità quando si cammina su di essi. In ogni caso:
- Segui, se ci sono, le orme di chi ti ha preceduto, renderà più facile la tua strada.
- Indossare scarpe ben allacciate eviterà che le pietre entrino dentro. Meglio degli scarponi alti.
- Se inizi a notare un terreno solido devi aumentare le precauzioni poiché le piccole pietre con terreno duro possono essere più scivolose.
- Il riposo si effettuerà sempre a monte per salvaguardarsi contro eventuali distacchi di rocce dall’alto.
- In questo tipo di terreno, grida “pietra” nel caso in cui ci fossero dei distacchi per avvertire altre persone che potrebbero essere intorno o sotto di noi. Se senti “pietra”, cerca di localizzarla immediatamente e non perderla mai di vista per poterla evitare anche all’ultimo momento.
- In ascesa devi essere paziente poiché ogni passo può farti affondare e portarti indietro, rendendo la salita un processo lento e noioso. Pertanto, evita la linea di massima pendenza zigzagando.
- Scendendo approfitterai del fatto che i tuoi passi sprofondano per rallentare l’inerzia, per scendere seguendo la linea con la pendenza più ripida (senza zigzag), con falcate lunghe, usando il tallone come primo punto di contatto e mantenendo un ritmo controllato (senza eccesso di accelerazione). Puoi sbandare per frenare.
Camminare su terreni difficili con aree di vegetazione rada
Spesso sono canaloni asciutti tipo frana. In questi casi:
- osserva se esiste pericolo di distacco in zone sopraelevate e scegli come avanzare.
- Avanza separato e in diagonale verso il basso quando sei in gruppo.
- Si consiglia di considerare una strada alternativa, queste sono molto pericolose.
Camminare su terreni difficili con vegetazione
È meglio evitarli ma se fosse necessario attraversarli:
- proteggiti da graffi con indumenti idonei.
- Alza bene i piedi.
- Osserva bene il terreno: buche, tronchi, pozzanghere, distese fangose, ecc.
- Evita cinghie allentate o rigonfiamenti dello zaino.
Attrezzatura e abbigliamento per camminare su terreni difficili
Ovviamente l’attrezzatura e l’abbigliamento per camminare su terreni difficili dipenderà dalla zona e dalla stagione. Soprattutto in ambienti di alta montagna sono indispensabili un’attrezzatura e un abbigliamento specifici.
Ci sono degli elementi essenziali da non dimenticare di inserire nello zaino:
- Calzature da trekking: scarponi, scarpe da trekking, da trail running o sandali da trekking.
- Abbigliamento: sistema a strati o a “cipolla” che ti permetterà di togliere e mettere indumenti a seconda della condizioni esterne e dell’attività. Uno strato sottile a contatto col corpo, traspirante, termico (anche a maniche corte per l’estate); uno strato più grosso o spesso come un pile; uno strato impermeabile, traspirante come il GoreTex. Abbigliamento intimo traspirante.
- Pantaloni da trekking.
- Calzettoni e ricambio.
- Cappello.
- Guanti.
- Bastoncini, ramponi o picozza.
- GPS o bussola e carta topografica.
- Torcia elettrica o lampada frontale e batterie extra.
- Kit di primo soccorso.
- Acqua o contenitore tipo borraccia.
È sempre necessario indagare preventivamente come sarà il percorso che farai, per sapere di che tipo di attrezzatura e materiale avrai bisogno, le condizioni meteorologiche e il livello tecnico e la difficoltà che ti richiederà.
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Appassionato da sempre di montagna, sono co-fondatore di Attrezzatura Trekking.
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